Università degli Studi “Roma-La Sapienza”
Facoltà di Architettura
CdLS in Architettura UE
Laboratorio di Progettazione Urbanistica
Coordinatore Susanna Menechini
A.A. 2011-2012 – I° semestre (ottobre 2011 – febbraio 2011)
MODULO
Valutazione economica dei progetti
(ICAR/22)
Docente Roberto Gallia
Programma del modulo
Il modulo si propone di valutare le scelte operate con la redazione del master plan, verificando gli effetti delle indicazioni finalizzate alla realizzazione di opere e servizi pubblici, simulando il processo di allocazione della spesa pubblica (in fase di programmazione e, quindi, di finanziamento) in uno specifico ambito territoriale, nei suoi aspetti di efficacia, e definendone la fattibilità in termini di efficienza.
Il nuovo assetto istituzionale, in corso di definizione a seguito della legge 42/2009 correntemente definita «federalismo fiscale», che trae origine dall’attuazione del Titolo V della parte seconda della Costituzione (come modificata nel 2001), pone la necessità di stabilire rinnovate modalità di finanziamento degli Enti territoriali, ai quali è attribuita l’autonomia di entrata e di spesa. Contestualmente alle infrastrutture pubbliche, materiali ed immateriali, viene attribuito il compito di garantire ai cittadini l’accesso ai servizi pubblici, nelle medesime quantità e con analoga qualità, e costituire un ambiente favorevole all’insediamento di impresa. A tal fine è stato già avviato un percorso - definito di perequazione infrastrutturale - per la realizzazione del censimento delle infrastrutture esistenti, finalizzato a definire le necessità sulle quali orientare l’allocazione delle risorse finanziarie disponibili.
In questo contesto risulta ineludibile la necessità/capacità di supportare le scelte, che i diversi livelli di governo sono chiamati ad assumere, con valutazioni adeguate (con riferimento alla fattibilità tecnico-economica-procedurale), estese dalla realizzazione dell’opera alla gestione del servizio. Tenendo presente che l’introduzione del federalismo fiscale non costituisce, di per sé, garanzia del corretto utilizzo della spesa pubblica (così come - simmetricamente - il consolidamento di meccanismi idonei a valutare l’efficienza e l’efficacia della spesa pubblica prescinde dall’introduzione del federalismo fiscale), si rende necessario che amministratori e tecnici siano consapevoli dei meccanismi di verifica per la localizzazione territoriale della spesa, da allocare sulla base di progetti capaci di affrontare le carenze di sviluppo, creando opportunità economiche e/o migliorando la qualità della vita dei residenti.
Completare la redazione di un progetto (per la realizzazione di un’opera o di un servizio) con analisi di natura economica e finanziaria non costituisce una novità assoluta. L’introduzione nella normativa italiana della verifica economica e finanziaria degli investimenti in infrastrutture risale alla fine degli anni ’70, quando, in coincidenza con la definizione dei compiti e delle competenze delle neoistituite Regioni a statuto ordinario, si procede alla trasformazione del bilancio delle amministrazioni pubbliche, da documento di ricognizione e individuazione degli elementi di costo, a documento di individuazione degli obiettivi cui è finalizzata la spesa pubblica, vincolando l’impegno di spesa (annuale e poliennale) alla realizzazione di singoli progetti.
Alla fine degli anni ’80, nell’ambito del processo di responsabilizzazione delle Regioni e degli Enti locali territoriali in materia di finanza pubblica, avviato con l’obiettivo di conseguire un contenimento della spesa pubblica e accompagnato dalla contestuale contrazione dei trasferimenti, vengono sperimentate modalità di valutazione degli investimenti pubblici tramite il ricorso a tecniche di analisi economica, e vengono introdotte alcuni innovazioni normative finalizzate a rendere i processi decisionali e gestionali più coordinati e razionali.
Negli anni ’90, la nuova legge sui lavori pubblici introduce l’obbligo della loro programmazione, triennale ed annuale, con riferimento ai fabbisogni da soddisfare (al fine di individuare le priorità), approvando contestualmente i relativi studi di fattibilità (al fine di individuare la fattibilità degli investimenti la cui realizzazione soddisfi specifici bisogni di servizi pubblici), in coincidenza con l’approvazione del documento di bilancio (al fine di garantire la disponibilità delle necessarie risorse finanziarie); programmazione confermata dal vigente Codice dei contratti pubblici ed estesa all’universo di lavori, servizi e forniture.
Nel nuovo secolo, si accentua l’interesse alle diverse formule di Partenariato pubblico privato (PPP) quale modalità per perseguire l’efficienza e l’efficacia della spesa pubblica finalizzata alla realizzazione ed alla gestione dei servizi pubblici o di pubblico interesse.
Negli attuali scenari, quindi, i processi decisionali richiedono sempre più la capacità di valutare gli effetti delle scelte, effettuate e/o da assumere, nell’ambito delle politiche pubbliche. Nel campo degli investimenti pubblici la valutazione (ex ante) dei programmi e dei progetti deve essere seguita dal monitoraggio (in itinere) dell’efficienza del loro processo di esecuzione e dalla verifica finale (ex post) dell’efficacia degli effetti indotti dalla loro realizzazione.
Il ricorso a questi meccanismi è inoltre sollecitato anche dal processo di integrazione nella politica europea, in particolare per quanto riguarda le modalità di impiego delle risorse finanziarie dedicate alle politiche di sviluppo. I nuovi orientamenti comunitari delle politiche di sviluppo regionale hanno portato ad integrare il concetto di coesione economica e sociale con il concetto di coesione territoriale. In Italia, con l’approvazione del QSN 2007-2013 e il varo della «politica regionale unitaria», si è assunto l’obiettivo di coordinare programmi territoriali (in ambito nazionale, regionale e interregionale, prevedendo contestualmente ambiti di programmazione sub regionale) e di rafforzare i processi di valutazione, per accrescere la selettività dei progetti.
Nel momento in cui il «fattore localizzativo» (che individua e valuta gli svantaggi ovvero i vantaggi di un investimento, sia pubblico sia privato, da localizzare in un preciso contesto territoriale) diviene determinante per la decisione in merito alla realizzazione di un investimento, alle politiche per lo sviluppo si richiede di indagare sia sugli effetti prodotti sul territorio dai programmi di sviluppo economico sia sull’influenza del territorio quale fattore della competitività economica; riproponendo quindi l’attenzione alla commistione fra sviluppo economico e pianificazione territoriale.
Manuali del corso
Roberto Gallia, Il progetto economico e finanziario, Legislazione Tecnica editrice, Roma 2009
(Scarica scheda)Roberto Gallia, La regola dell’arte. Manuale di legislazione urbanistica ed edilizia, Legislazione Tecnica editrice, Roma 2007, 3^ edizione 2010
(Scarica scheda)
Presentazione del corso
APPUNTI | DIAPOSITIVE | APPROFONDIMENTIPresentazione dell’esercitazione
APPUNTI | DIAPOSITIVE | APPROFONDIMENTI
Links (ai siti di interesse)
Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite (UNRIC)
http://www.unric.org/Nazioni Unite – Sede Italiana
http://www.onuitalia.it/Commissione Europea – Politica Regionale
http://ec.europa.eu/regional_policy/index_it.htmUnione Europea – Comitato delle Regioni
http://www.cor.europa.eu/pages/HomeTemplate.aspxMinistero dello sviluppo economico – Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica
http://www.dps.mef.gov.it/ml.aspMinistero degli affari regionali – Progetto opportunità per le Regioni in Europa (PORE)
http://www.pore.it/Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
http://www.regioni.it/Rete dei Nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici
http://www.retenuvv.it/Formez – Sviluppo Locale
http://sviluppolocale.formez.it/Formez – Nuval
http://nuval.formez.it/Regione Lazio – POR 2007-2013
http://www.lazioeuropa.it/home.aspAssociazione Italiana di Valutazione
http://www.valutazioneitaliana.it/new/Associazione per lo Sviluppo della Valutazione e l’Analisi delle Politiche Pubbliche (ASVAPP)
http://www.prova.org/chi-siamo/asvapp-e-progetto-valutazione/