Università degli Studi “La Sapienza” - Roma
Facoltà di Architettura “L. Quaroni”
Corso di LS “Pianificazione territoriale e ambientale”
A.A. 2007-2008 – II° semestre (marzo 2008 – giugno 2008)
Laboratorio I TERRITORI
SECS-P/06 - Problemi Territoriali dello Sviluppo
Docente Roberto Gallia
Presentazione del corso
Le politiche per lo sviluppo vengono diversamente definite a seconda del contesto; tuttavia tutte le teorie dello sviluppo tendono ormai a superare il concetto di crescita quale sviluppo economico misurato tradizionalmente dal reddito per abitante. Il territorio, pur risultando sempre presente all’interno delle teorie dello sviluppo, viene tuttavia declinato con significati diversi.
Le politiche degli organismi internazionali rivolgono la propria attenzione, prevalentemente, alle condizioni di povertà estrema concentrate nelle regioni rurali più povere del mondo. Per valutare le specifiche condizioni di sviluppo a livello regionale, l’ONU ha adottato un indice di sviluppo che alle tradizionali analisi sui divari in termini di reddito (o di PIL) affianca gli indicatori relativi alla speranza di vita ed al livello di istruzione.
La politica di coesione dell’Unione europea, dopo un lungo percorso, nell’attuale periodo di programmazione (2007-2013) è approdata all’obiettivo di «contribuire a potenziare la crescita, la competitività e l’occupazione facendo proprie le priorità comunitarie per uno sviluppo sostenibile».
Nell’evoluzione della politica comunitaria di coesione, le sovvenzioni alle imprese, finalizzate al sostegno del ciclo produttivo, sono sostituite dagli «aiuti di Stato», riconosciuti per compensare gli svantaggi localizzativi (formula recepita nell’ordinamento nazionale con la legge 488/1992, in contemporanea alla conclusione dell’intervento straordinario nel Mezzogiorno), e quindi, a partire dal Consiglio europeo di Dublino del 1996, gli Stati membri sono stati invitati a riorientare le politiche di aiuto alle imprese, tradizionalmente incentrate sui trasferimenti diretti, verso gli interventi nelle cd «azioni di contesto» finalizzate a rimuovere strutturalmente gli svantaggi localizzativi e quindi garantire le condizioni nelle quali l’impresa e l’occupazione possano svilupparsi. Orientamento al quale l’Italia ha aderito, adeguando le procedure per la finalizzazione e l’allocazione della spesa pubblica, ed individuando le tematiche (infrastrutture materiali e immateriali, ricerca e innovazione, formazione ed aggiornamento) su cui puntare per creare le condizioni favorevoli, che gli economisti chiamano «esternalità positive».
Nel momento in cui il fattore localizzativo (che individua e valuta gli svantaggi ovvero i vantaggi di un investimento, sia pubblico sia privato) diviene determinante per la decisione in merito alla realizzazione, alle politiche per lo sviluppo si richiede di indagare sia sugli effetti prodotti sul territorio dai programmi di sviluppo economico sia sull’influenza del territorio quale fattore della competitività economica; riproponendo quindi l’attenzione alla commistione fra sviluppo economico e pianificazione territoriale.
In Italia le politiche per lo sviluppo, storicamente caratterizzate dal dualismo del Mezzogiorno rispetto alle restanti Regioni, sono tuttora indirizzate a contrastare i divari regionali (e subregionali). In questo contesto i problemi territoriali intercettano la strumentazione urbanistica, alla quale nel dopoguerra (anni ’50-’60 del secolo scorso) è stato affidato il compito di garantire un ordinato insediamento delle attività sul territorio, in un concetto che in tempi più recenti è stato ribaltato fino a giungere a considerare la pianificazione urbanistica quale ostacolo allo sviluppo economico ed imprenditoriale; portando a distinguere, contestualmente, le politiche urbane dalle politiche territoriali.
La contestualizzazione degli aspetti territoriali dello sviluppo non può non tenere conto che dal 2001, con la riforma del Titolo V della parte seconda della Costituzione, non esiste più una organizzazione piramidale dello Stato, nella quale il Governo nazionale opera le scelte finanziarie e localizzative degli investimenti pubblici, trasferendo i fondi alle Regioni e agli Enti locali che li amministrano per l’attuazione di scelte già operate. Le scelte di governo sono oggi attuate dalla pluralità dei soggetti (Stato, Regioni, Province, Città metropolitane, Comuni), ai quali la Costituzione attribuisce pari dignità e riconosce l’autonomia economica e finanziaria; soggetti coinvolti nei processi di concertazione istituzionale della spesa pubblica, compresa la spesa aggiuntiva, nazionale e comunitaria, finalizzata al riequilibrio economico e sociale delle diverse aree territoriali.
Il corso intende illustrare l’evoluzione dei rapporti fra programmazione economica e pianificazione territoriale, con particolare riferimento alla situazione nazionale, nel periodo compreso tra l’avvio dell’intervento straordinario nel Mezzogiorno e il varo della politica regionale unitaria con l’approvazione del QSN 2007-2013.
Inoltre, con l’obiettivo di rendere immediatamente esplicite le ricadute nell’attività professionale dei riferimenti storici e teorici propedeuticamente illustrati, il corso si propone di individuare e valutare gli effetti urbanistici delle scelte di investimento (spesa pubblica in conto capitale) e - simmetricamente - i condizionamenti urbanistici alle scelte di investimento, che possono prodursi in un contesto di sviluppo locale (che investa un’area geografica contenuta e precisamente delimitata, la cui responsabilità di governo istituzionale sia univocamente individuata) per gestire le scelte di allocazione della spesa pubblica (programmazione, finanziamento, progettazione, esecuzione, verifica).
Testi di riferimento
Roberto Gallia, La regola dell’arte. Manuale di legislazione urbanistica ed edilizia, Legislazione Tecnica editrice, Roma 2007, 2^ edizione
Capitolo 4 – I piani sovracomunali (pagg. 67-98);
Capitolo 5 – La normativa tecnica del territorio (pagg. 99-109);
Capitolo 6 – I programmi di attuazione (pagg. 110-156).
(Scarica scheda)
Emanuele Felice, Divari regionali e intervento pubblico, Il Mulino, Bologna 2007
Capitolo I – Il dibattito sullo sviluppo (pagg. 11-64);
Capitolo II – Le politiche pubbliche (pagg. 65-117).
(Scarica recensione)
Programma del corso
Nell’ambito delle attività del Laboratorio “I TERRITORI”, il corso Problemi territoriali dello sviluppo si svolge con cadenza settimanale nei giorni di martedì, dalle ore 14.00 alle ore 16.00, secondo il seguente calendario:
11 marzo 2008
Presentazione del corso
APPUNTI | DIAPOSITIVE | APPROFONDIMENTI
18 marzo 2008
Le politiche di sviluppo regionale
APPUNTI | DIAPOSITIVE | APPROFONDIMENTI
1 aprile 2008
I piani urbanistici sovracomunali
APPUNTI | DIAPOSITIVE | APPROFONDIMENTI
8 aprile 2008
I programmi di sviluppo locale
APPUNTI | DIAPOSITIVE | APPROFONDIMENTI
15 aprile 2008
Conflitto sociale e uso economico del territorio, nel cinema e in letteratura
Proiezione del film Non toccare la donna bianca (1974) di Marco Ferreri e discussione del libro di Goscinny - Uderzo, Asterix e il regno degli dèi, Arnoldo Mondadori Editore.
22 aprile 2008
Le politiche di sviluppo nelle aree urbane
APPUNTI | DIAPOSITIVE | APPROFONDIMENTI
29 aprile 2008
I sistemi locali del lavoro
APPUNTI | DIAPOSITIVE | APPROFONDIMENTI
6 maggio 2008
La programmazione delle infrastrutture
APPUNTI | DIAPOSITIVE | APPROFONDIMENTI
13 maggio 2008
La valutazione e il monitoraggio di piani e progetti
APPUNTI | DIAPOSITIVE | APPROFONDIMENTI
20 maggio 2008
Esercitazione - Criteri e metodi
NOTE | DIAPOSITIVE | DOCUMENTI
27 maggio 2008
Verifiche approfondimenti
3 giugno 2008
Verifiche approfondimenti
Ad integrazione dei testi di riferimento (indicati nel programma), per ogni lezione vengono prodotti appunti di chiarimento delle tematiche trattate e di approfondimento del percorso di conoscenza impostato dal corso.
Le diapositive, utilizzate nel corso delle lezioni, possono essere riutilizzate come promemoria.
Gli approfondimenti riguardano segnalazioni, sia di testi sia di documenti, ritenuti utili per integrare le conoscenze suggerite dagli appunti; con l’ambizione e la presunzione di costituire materiali da utilizzare non limitatamente al positivo esito dell’esame, ma anche per le ulteriori necessità poste dal prosieguo degli studi e dall’avvio dell’attività professionale.
I links individuano i siti nei quali sono reperibili le fonti normative, le banche dati, le informazioni e gli aggiornamenti relativi ai problemi trattati.
Procedure d’esame
Per accedere all’esame gli studenti devono propedeuticamente trasmettere, all’indirizzo di posta elettronica di questo sito, i seguenti elaborati:
1) una analisi SWOT del territorio loro assegnato (elaborata sulla base dell’esempio riferito al Centro congressi di Formia), che giustifichi l’intervento (che propongono) dal punto di vista delle opportunità da cogliere e/o degli svantaggi da attenuare;
2) una relazione, contenuta nella dimensione massima di 2 cartelle formato A4 (carattere Arial 11, interlinea 1,5), che illustri uno dei seguenti argomenti (a libera scelta dello studente):
a) Passato, presente e futuro dello sviluppo regionale
b) Gli indicatori dello sviluppo regionale
c) La politica regionale unitaria
d) La programmazione delle infrastrutture
e) La valutazione di piani e programmi
In sede d’esame, gli studenti devono illustrare l’intervento proposto, presentato tramite le quattro schede fornite nella sezione “DOCUMENTI” della esercitazione del 20 maggio 2008, compilate secondo le istruzioni riportate nella contestuale sezione “NOTE”.
Links
Commissione Europea – Politica Regionale
http://ec.europa.eu/regional_policy/index_it.htm
Unione Europea – Comitato delle Regioni
http://www.cor.europa.eu/pages/HomeTemplate.aspx
Ministero dello sviluppo economico – Dipartimento delle politiche di sviluppo e coesione
http://www.dps.mef.gov.it/ml.asp
Ministero degli affari regionali – Progetto opportunità per le Regioni in Europa (PORE)
http://www.pore.it/
Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
http://www.regioni.it/
Rete delle Regioni innovative d’Europa
http://www.innovating-regions.org/
Rete dei Nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici
http://www.retenuvv.it/
Formez – Sviluppo Locale
http://sviluppolocale.formez.it/index.html
Formez – Nuval
http://nuval.formez.it/
Regione Lazio – POR 2007-2013
http://www.regione.lazio.it/web2/contents/prog_economica/argomento.php?vms=4